Arrampicata sportiva per bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico
ARRAMPI_CARE promuove la partecipazione di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico all'attività motoria attraverso l'arrampicata sportiva. Offriamo un percorso personalizzato per sviluppare abilità motorie, cognitive e sociali in un ambiente sicuro e inclusivo.
Scopri il Nostro Percorso
Un approccio personalizzato per ogni esigenza
Inclusione e Sviluppo
Il nostro obiettivo è favorire lo sviluppo delle abilità cognitive e sociali nei ragazzi con disturbi dello spettro autistico attraverso un modello d'intervento innovativo.
Percorso Annuale
Un programma strutturato da ottobre a luglio con incontri settimanali 1 a 1, supervisionati da uno psicologo istruttore, per un percorso completo e personalizzato.
Info e Durata
Il Percorso Annuale dura da Ottobre a Giugno. La cadenza delle lezioni è 1 volta a settimana per una durata di 1 ora. L'età è compresa dai 5 ai 18 anni.
Beatrice Fossat
Laureata in Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport con tesi sull'autismo e disabilità. Istruttrice di arrampicata. Attualmente lavora presso la palestra di arrampicata Sasp Torino, dove allena il settore giovanile e si occupa di attività per bambini con Disturbo dello Spettro Autistico.
Ludovico Zamara
Psicologo psicoterapeuta in formazione. Istruttore di arrampicata con esperienza nella neurodiversità. Attualmente collabora con la palestra di arrampicata Sasp Torino e con il servizio di neuropsichiatria infantile
I Vantaggi di ARRAMPI_CARE
Benefici chiave del nostro programma di arrampicata
Supervisione Psicologica
Ogni incontro è supervisionato da uno psicologo istruttore per garantire il massimo supporto.
Ambiente Sicuro
Un ambiente accogliente e sicuro per tutti i partecipanti.
Supporto Continuo
Supporto costante per famiglie e partecipanti durante tutto il percorso.
Percorso Personalizzato
Programmi su misura per rispondere alle esigenze di ogni bambino.
Cos'è ARRAMPI_CARE?
ARRAMPI_CARE è un progetto finanziato da UBI (Unione Buddista Italiana) e Fondazione Mazzola. La collaborazione con CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) è un punto cardine del progetto.I ragazzi coinvolti hanno a disposizione un'ora di lezione a settimana con un istruttore a testa; in alcuni casi la lezione viene svolta creando dei piccoli gruppi (2 ragazzi e 2 istruttori) in modo tale da favorire la socializzazione e lo scambio.Gli esercizi e gli obiettivi che vengono proposti possono variare molto a seconda della persona. In base al grado di compromissione cognitiva del ragazzo, delle difficoltà di attenzione o delle limitazioni fisiche la lezione viene adattata in modo tale che tutti possano partecipare attivamente.
L'obiettivo finale dell'attività è stare bene attraverso il movimento e il gioco, i sotto-obiettivi invece possono variare molto a seconda delle possibilità del ragazzo: in alcuni casi si potrà tendere a migliorare in uno specifico esercizio, in altri sarà il rispetto della routine della lezione il risultato a cui tendere.Ogni 2 mesi di attività svolta, vi è un momento di monitoraggio, durante il quale si raccolgono dati e informazioni sui percorsi dei ragazzi. A fine anno questi dati verranno elaborati e sistematizzati in modo tale da raccogliere le informazioni utili ad indirizzare l'attività durante l'anno successivo, oltre a raccontare l'evoluzione avvenuta in questo percorso. A supervisionare questo precesso vi è il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che ha l'obiettivo di redigere 2 pubblicazioni scientifiche riportanti i risultati.
Gli istruttori che partecipano al progetto hanno una formazione universitaria inerente all'attività (SUISM, Psicologia) e hanno esperienza nell'ambito della disabilità, oltre alle necessarie competenze come tecnici sportivi dell'arrampicata.A giugno verrà proposta una formazione agli istruttori già inseriti nel progetto nonché a tutti gli operatori di settore interessati. L'obiettivo è ampliare le conoscenze sul mondo dell'autismo e sensibilizzare sul tema, cosicché chiunque venga a contatto con questa realtà possa avere strumenti adeguati per rapportarsi ai ragazzi. La formazione verrà tenuta in collaborazione con due figure esperte sul tema, rappresentanti dell'ASL TO3 e l'Università di Torino.
L'obiettivo è offrire una buona formazione ed esperienza di base a coloro che decideranno di approcciarsi a questo lavoro; in tal modo le possibili situazioni di crisi o difficoltà che si possono presentare durante la lezione, possono essere gestite al meglio.È un lavoro per cui è necessario avere una predisposizione, che va integrata con lo studio e l'esperienza. Non tutti gli istruttori possono essere portati per questa attività ed è proprio questo il motivo per cui SASP Torino, oltre alla formazione, richiede un affiancamento durante le ore di lezione. Data la risposta molto positiva al progetto e la sua complessità stiamo lavorando in ottica di rinnovo al fine di perfezionarne la metodologia e diffusione.